La realtà aumentata è un arricchimento della percezione reale e dell’ambiente circostante. Con dati digitali generati dalle tecnologie è possibile percepire contenuti come immagini, testi, live action come parte dell’ambiente reale.
In questo articolo scopriamo cos’è la realtà aumentata, come funziona, la realtà aumentata come strumento di marketing, come sta trasformando la nostra vita. Infine forniamo alcuni esempi di brand che utilizzano la realtà aumentata.
La realtà aumentata o AR augmented reality è l’integrazione della realtà realizzata mediante l’uso della tecnologia e con una serie di informazioni digitali che vengono inserite nell’ambiente che ci circonda.
La realtà aumentata è la realtà percepita da un individuo in modo sensoriale e intellettuale, arricchita con dati in formato digitale. Nello specifico, quello che ci viene offerto dai nostri 5 sensi aumenta grazie ai dispositivi dotati di questa tecnologia.
Quindi, non un mondo virtuale, ma una combinazione di realtà fisica e mondo digitale, attraverso dispositivi comuni come gli smartphone, dispositivi più sofisticati come occhiali intelligenti, o bracciali high-tech per il controllo remoto di apparecchiature elettroniche e robotiche.
Si può affermare, infine, che la realtà aumentata cambia il modo di percepire il contesto circostante, sfruttando delle sue riprese in tempo reale e inserendo dei contenuti digitali di diverso tipo.
L’Augmented Reality (AR) funziona mediante dispositivi tecnologici,per esempio un tablet o uno smartphone. Mediante la loro fotocamera si può inquadrare un oggetto e visualizzarlo sul display con la sovrapposizione di informazioni aggiuntive come testi, immagini, animazioni e video.
Un principio della realtà aumentata, infatti, è quello della sovrapposizione: la fotocamera legge l’oggetto nell’inquadratura, il sistema lo riconosce e attiva un nuovo livello di comunicazione che si sovrappone e integra con la realtà, aumentando così la quantità di dati di dettaglio relativi a quell’oggetto.
La realtà aumentata fa il suo debutto nel campo dell’intrattenimento, ma in realtà il focus è sull’infotainment, che unisce la quantità e la qualità delle informazioni utilizzate nel preciso contesto di utilizzo con la facilità di interazione e la gestione dedicata di eventuali superfici associate all’uso della fotocamera.
L’AR è lo step successivo alla smart mobility e allo smart working. Infatti, la realtà aumentata consente ad aziende di aggiungere nuovi livelli informativi, in tempo reale e ad alta interazione usando device mobili di qualsiasi tipo e tecnologie indossabili
Possiamo, infine, distinguere due tipologie di realtà aumentata: quella che viene gestita da smartphone, tablet e iPhone e quella gestita da visori indossabili.
Uno studio pubblicato sul Journal of Marketing e apparso sulla Harvard Business Review ha evidenziato che l’utilizzo dell’AR influisce sul coinvolgimento dei clienti, sul loro comportamento e sulle vendite.
Ha un’influenza maggiore per i clienti che non hanno mai acquistato un prodotto da un canale online, perché li aiuta a ridurre le difficoltà e l’ansia dell’acquisto online.
Ha un maggiore impatto, soprattutto perché riduce il rischio di effettuare un acquisto deludente dato che rispetto a un cliente che ha già acquistato online una stessa categoria, ha la possibilità di visionare prima, come se fosse all’interno del negozio, il prodotto da acquistare.
Lo stesso discorso vale per l’acquisto di prodotti meno tradizionali e più costosi: la possibilità di provarli e visionarli in realtà aumentata influisce in modo positivo sull’acquisto.
Inserire la tecnologia AR come strumento di marketing può essere una bella e complessa sfida per i brand perché potrebbero verificarsi: ulteriori costi per risolvere problemi di implementazione, mancanza di personale competente sui cambiamenti tecnologici e mancanza di risorse adeguate.
Alcuni brand sono stati pionieri dell’utilizzo della Realtà Aumentata ancora prima della diffusione di smartphone e tablet, tra questi: Lego, Tesco e Ikea.
Prima del tablet e degli Smartphone queste aziende utilizzavano pc dotati di fotocamera e installazioni interattive.
Per esempio, Lego ha usato la realtà aumentata come smart packaging sia per far comprendere meglio al cliente l’utilizzo del contenuto e sia per evitare che le confezioni dei lego venissero aperte.
Nello specifico, i clienti potevano inquadrare la confezione in un monitor in parte un trailer con tutti i personaggi coinvolti nel gioco.
Tesco: ha utilizzato la realtà aumentata su un volantino con delle promozioni. Il cliente poteva visionare un oggetto presente nel volantino direttamente dal suo pc come se fosse all’interno del negozio, nel frattempo poteva accedere a delle informazioni aggiuntive come volume del dispositivo, ingressi, accessori ecc.
Ikea: ha offerto ai clienti nel negozio di Brooklyn a New York, attraverso la mostra pop-up “Ikea Space Unfolded”, la possibilità di scegliere lo stile della propria casa.
In un’esperienza coinvolgente il cliente, mediante un programma, generava il layout dell’appartamento, mobili, illuminazione, oggetti e tanti dettagli ideali per arricchire la casa dei suoi desideri. Un chiaro esempio di AR for Furniture.
Per citare altri esempi di brand che adottano la realtà aumentata come strumento di marketing:
Sephora: ha realizzato un’applicazione che attraverso la fotocamera dello smartphone rileva il contorno, la forma e le caratteristiche del viso.
Da quel momento in poi gli utenti possono provare il rossetto, l’ombretto, il mascara e tanto altro.
Oltre a Sephora, sono molte le aziende che mettono a disposizione dei “provini virtuali” per permettere ai clienti di provare prodotti e capi d’abbigliamento.
Coca Cola: nel dicembre del 2014 ha dato vita a una campagna basata sulla realtà aumentata. Attraverso l’app “Magic augmented reality e direzionando tablet o smartphone su un cartellone o foglio di bottiglia si aveva la possibilità di visualizzare diverse scene: babbo natale che interagiva con l’utente, la neve che scendeva e copriva la bottiglia.
Questo tipo di strategia è stata utilizzata non solo come spot pubblicitario ma anche per aumentare l’immagine e la notorietà del brand, che nel frattempo augurava Buon Natale ai suoi fidati clienti e utenti.
La realtà aumentata sta trasformando la nostra vita e le nostre attività quotidiane. Questa tecnologia fornisce un valore aggiunto e di arricchimento alle esperienze di ogni utente.
Con l’AR è possibile creare un nuovo tipo di coinvolgimento virtuale a portata di mano per tutti e per le aziende, per esempio può essere utilizzata in ambito museale, nella pubblica amministrazione o in altri settori come quello automobilistico, tecnico, ecc.
Per fare un esempio, possiamo citare HP che qualche anno fa aveva usato la realtà aumentata per spiegare l’inserimento delle cartucce di inchiostro nelle stampanti.
Intel, invece, durante il lancio di un nuovo prodotto aveva usato la realtà aumentata per spiegare, in un’animazione 3D, tutte le funzionalità del processore e i dettagli del sistema del computer.
Questa tecnologia non solo crea esperienze ricche di coinvolgimento ma ha il potere di aumentare la comunicazione con semplicità e completezza e amplificare maggiormente il livello di attenzione degli utenti.
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