Realtà Mista cos'è e come funziona

Realtà Mista (MR): cos’è e come funziona

La Realtà Mista o Mixed Reality (MR) è la fusione del mondo reale con il mondo virtuale. Questa combinazione permette di creare un nuovo ambiente in cui persone e oggetti fisici e digitali possono coesistere e interagire tra loro in tempo reale.

La realtà mista in un connubio tra la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata comprende esperienze di AR che di VR.

In questo articolo scopriamo cos’è la Realtà Mista, come funziona e quali sono le sue implementazioni.

Realtà Mista: un connubio tra VR e AR

La Realtà Mista è un connubio tra la Realtà Virtuale (VR) e la Realtà Aumentata (AR). 

Nella Realtà Aumentata le esperienze fatte dall’utente mettono in sovrapposizione nel mondo fisico: grafica, video e ologrammi. 

Nella Realtà Virtuale le esperienze sono interamente digitali, immersive e mascherano la realtà del mondo reale. 

Dunque, la realtà mista contiene entrambe le esperienze sia di AR che di VR, in base a quanto gli elementi si sovrappongono alla realtà (AR) o la sostituiscono completamente (VR).

Nello specifico quando si è all’interno di una realtà completamente mista le esperienze permettono un passaggio dalla realtà aumentata a quella virtuale, per esempio: durante un’esperienza virtuale all’interno di una stanza può capitare di andare in contro a un ostacolo, il visore in quel caso lo “ricostruirà” all’interno del mondo virtuale in modo da segnalare all’utente per evitargli un possibile urto. 

O ancora: in una riunione di lavoro tra colleghi, si può avere la possibilità di visualizzare gli avatar dei colleghi all’interno di una sala riunioni reale nel mondo fisico, con la possibilità, inoltre di visualizzare e interagire con gli oggetti protagonisti della riunione per esempio la struttura di un edificio o un nuovo design di una macchina. 

Differenze tra Realtà Mista, Realtà Aumentata e Realtà Virtuale

Come già anticipato la Realtà Mista è un connubio tra la Realtà Aumentata (AR) e la Realtà Virtuale (VR). La VR e l’AR sono due espressioni della Realtà Mista e per evitare di creare confusione è bene fare una distinzione. 

Le differenze tra MR, VR e AR sono date dall’esperienza che compie l’utente con le tre Realtà. Nello specifico: 

Realtà Mista: come funziona

Con la MR (mixed reality) si può osservare il mondo reale, trarne informazioni aggiuntive tramite la realtà aumentata e interagire con oggetti virtuali all’interno del contesto reale inseriti grazie alla realtà virtuale.

L’utente, infatti, è presente nel contesto reale ma nel frattempo può interagire con oggetti virtuali.

Per intenderci: quando un utente si trova in realtà virtuale, tutti gli ostacoli fisici presenti nell’ambiente, ad esempio pareti e mobili, sono rappresentati in modo digitale all’interno dell’esperienza in modo che l’utente possa evitare di scontrarsi con questi ostacoli. 

In aggiunta c’è la realtà fisica e dall’altra c’è la realtà digitale corrispondente. Le esperienze che passano tra la realtà aumentata e la realtà virtuale si fondono in realtà mista. 

Per esempio, se l’utente posiziona un oggetto digitale nel mondo fisico come se fosse fisicamente presente, è dentro la realtà mista. 

Le caratteristiche della realtà mista sono: 

 Implementazioni Realtà Mista

Per immergersi in esperienze di realtà mista bisogna disporre di dispositivi specifici, come: HoloLens 2 di Microsoft, Oculus Quest 2 e Oculus Project Cambria.

Questi devono essere collegati a dispositivi con un’adeguata potenza di elaborazione. I dispositivi o il PC utilizzato per la Realtà Mista deve essere in grado di elaborare un alta mole di lavoro per garantire alte prestazioni e alta qualità dell’esperienza.

Oltre a questi dispositivi appena citati, altri dispositivi per la realtà mista sono i sensori e gli input necessari a delineare il movimento dell’utente nella realtà fisica e interagire nel mondo virtuale. 

Ad esempio, ci sono i sensori per la persona (on-body) e per l’ambiente circostante (off-body), dispositivi aptici come guanti e giubbotti, ologrammi, e infine sistemi microelettromeccanici (MEMS) per le esperienze tattili senza la necessità di utilizzare dei dispositivi indossabili.

Vediamo nello specifico quali sono i dispositivi che possono immergere l’utente in un’esperienza di Realtà Mista: HoloLens 2 di Microsoft, Oculus Quest 2 e Oculus Project Cambria.

Microsoft HoloLens 2

Microsoft Hololens 2 è un visore di seconda generazione sviluppato e prodotto da Microsoft per la Realtà Mista (MR). È un dispositivo pensato e realizzato, principalmente, per l’uso industriale, progettuale e sanitario.

Rispetto al suo predecessore HoloLens, garantisce una maggiore esperienza immersiva senza rinunciare alla densità olografica.

HoloLens 2 permette di interagire con gli ologrammi con dei gesti istintivi, grazie ai quali si possono manipolare gli oggetti presenti nel mondo fisico. Questo viene reso possibile mediante l’utilizzo di un nuovo sensore di profondità ToF (time of flight) che è abbinato alla comprensione integrata di Intelligenza Artificiale e semantica. 

Per citare il primo computer olografico di Microsoft HoloLens, predecessore di HoloLens 2, possiamo dire che questo consente di interagire con contenuti digitali e ologrammi nell’ambiente circostante. 

Gli ologrammi mettono insieme il mondo digitale con l’ambiente fisico circostante per apparire come parte del mondo reale. Anche se gli ologrammi sono tutti intorno all’utente immerso nella realtà mista, è sempre possibile tornare al mondo reale e vedere l’ambiente circostante, spostarsi liberamente e interagire con persone e oggetti. 

L’utente, infatti, nella visualizzazione dei contenuti multimediali si trova completamente parte integrante dell’esperienza in MR e ancorato al mondo reale.

Oculus Quest 2

Oculus Quest 2 è un visore per realtà virtuale. Offre delle importanti funzionalità di Realtà Mista come il tracciamento delle mani. 

Il dispositivo, infatti, è in grado di digitalizzare le mani dell’utente e i movimenti che compie in tempo reale. Mediante una serie di gesti e utilizzando solo le mani può interagire con il mondo virtuale. 

Un’altra importante funzione è la segnalazione dei limiti dell’area circostante. Nella fase di set up del dispositivo si può tracciare l’area reale entro la quale si possono compiere dei movimenti. 

Per intenderci, se l’utente durante un’esperienza di realtà virtuale si avvicina troppo all’area delineata, il visore lo segnala e mostra delle pareti digitali. Se, invece, li supera il visore mostra il mondo reale che lo circonda. 

Con questo tipo di visore si può giocare a giochi pensati per la realtà virtuale, guardare film, creare una configurazione multi-monitor per lavorare, visualizzare foto e video a 360 gradi, dunque, qualsiasi cosa che possa fare immergere l’utente in un mondo virtuale.

Oculus Project Cambria

Oculus Project Cambria è un visore ideato per Meta con funzionalità di realtà mista. A differenza degli Oculus Quest non si basa solo sulla realtà virtuale ma può supportare anche esperienze della realtà aumentata. 

Questo visore offre un’esperienza di realtà mista molto completa e immersiva, integra elementi e caratteristiche tipiche della VR, per esempio una ricostruzione 3D di uno spazio virtuale, con elementi che fanno parte dell’AR. 

Oculus Project Cambria permette sia di tracciare le mani e i movimenti ma anche il volto dell’utente. Infatti, è in grado di tracciare persino il movimento degli occhi e di mostrare esattamente il punto in cui l’utente sta guardando.

Inoltre, può leggere le espressioni facciali, in modo da trasmetterle al proprio avatar e creare un’esperienza social più naturale. 

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